Netanyahu, Trump e il suicidio occidentale

Siamo in mano a degli psicopatici che vivono in un mondo tutto loro mentre quello reale è in fiamme. Uno schifo che rimarrà nei libri di storia spiegando come l’Occidente si sia suicidato.

Quel terrorista di Netanyahu ha dato al suo complice Trump una lettera di nomina al Nobel per la Pace. Siamo in mano a degli psicopatici che vivono in un mondo tutto loro mentre quello reale è in fiamme. Uno come Netanyahu dovrebbe marcire in una cella a vita rimuginando sui suoi crimini ed invece viene ricevuto con tutti gli onori a Washington. Uno schifo che rimarrà nei libri di storia per spiegare come l’Occidente si sia moralmente e quindi politicamente suicidato. Netanyahu è di casa a Washington, grazie alla potentissima lobby sionista il presidente americano lavora di fatto per lui. Gli fornisce gli armamenti di ultima generazione per la perenne guerra coloniale, miliardi di dollari per fan finta che funzioni e copertura politica per garantirgli piena impunità. Davvero uno schifo. Sul tavolo dei due pazzoidi lo sterminio a Gaza anche se per loro le fosse comuni sono piene zeppe di terroristi e scudi umani che si nascondevano in ospedali e scuole e non di donne e bambini innocenti. Pazzoidi e pure senza cuore. L’ultimo cessate il fuoco lo hanno tradito loro e adesso fan finta di volerne un altro perché sono in un vicolo cieco. In quasi due anni l’unica cosa che hanno ottenuto a Gaza è far capire al mondo intero cos’è davvero l’ideologia sionista dopo decenni di maligna propaganda e quanto sia infestata di mafia lobbista la democrazia americana.

Dopo aver ridotto alla fame un intero popolo, i due psicopatici hanno organizzato una distribuzione degli aiuti che manco le mandrie di bestiame, con avanzi di galera in uniforme che sparano per divertimento a palestinesi in carne ed ossa. Davvero uno schifo da libri di storia. Da Nobel per la crudeltà e la ferocia omicida. Per quel terrorista sanguinario di Netanyahu ed i suoi complici, l’unica vera via di uscita è quella che perseguono dal 1948, rendere la vita impossibile ai palestinesi in modo da costringerli a fuggire, sterminare chi si ribella e soggiogare gli altri perché degli schiavi servono sempre.

Alla fine il 7 ottobre per i sionisti è stata una grande occasione per togliersi la maschera e rompere gli indugi, al punto che molti sospettano abbiamo consentito di proposito che l’attacco terroristico andasse a buon fine. I sionisti vogliono completare l’annessione degli ultimi brandelli di terra palestinese e grazie alla suicida complicità occidentale, non sono mai stati così vicini al loro sogno. Sul tavolo dei due pazzoidi a Washington, anche la sconfitta con l’Iran che per loro è una vittoria. Una aggressione illegale e a tradimento che per loro è un’eroica operazione di legittima difesa. Compiuta contro un regime terrorista mentre loro sono democrazie esemplari. Ormai vivono davvero in un mondo tutto loro, coi rispettivi servizi segreti che dietro le quinte cooperano per fare il lavoro sporco. Da anni tramavano per assassinare l’Ayatollah e far cadere il suo regime, ma hanno fatto clamorosamente cilecca. Vorrebbero ridurre l’Iran come la Siria e l’Iraq e in parte anche il Libano, paesi in macerie e alla canna del gas perché colpevoli di osteggiare la pulizia etnica palestinese da parte dello stato ebraico. I due dementi hanno avuto pure il fegato di imbastire falsi negoziati sul nucleare per colpire Teheran di sorpresa quando l’unico paese a detenere bombe atomiche illegali è Israele. Dementi loro ma anche chi ancora gli dà retta come i tifosi politici e i media svenduti alla mafia lobbistica. Storica anche la pagliacciata finale delle superbombe per interrompere in fretta e furia una guerra che stava riducendo Israele peggio di Gaza. Quel terrorista sanguinario di Netanyahu è a Washington per questo, perché la guerra con l’Iran l’ha persa clamorosamente confermando che Israele senza gli Stati Uniti rischia di scomparire dalle mappe geografiche.

Netanyahu ha un disperato bisogno di bombe per riempire i magazzini, di soldi per mantenere un paese allo sfascio, di copertura politica per sfuggire dai tribunali internazionali e da quelli israeliani, ma ha anche bisogno di tempo per sfuggire dalla sua storica disfatta personale e politica. Non è altro che un criminale efferato schifato dal mondo intero in fuga dalla realtà e da se stesso, un macellaio che senza guerra permanente finisce all’inferno. E c’è da giurarci che oltre a spennare quel fantoccio di Trump gli imporrà l’ennesimo malefico piano segreto per sconfiggere qualche illusorio nemico là fuori quando l’unico vero nemico di Israele è dentro di loro e si chiama sionismo, si chiama delirante fanatismo ideologico-religioso che gli impedisce di trattare i palestinesi come essere umani e negoziare con loro una soluzione politica giusta ed intelligente nel rispetto del diritto internazionale. Davvero, siamo in mano a degli psicopatici che vivono in un mondo tutto loro mentre quello reale è in fiamme. Uno schifo che rimarrà nei libri di storia spiegando come l’Occidente si sia suicidato.

Tommaso Merlo

Torna in alto