La rivoluzione conservatrice che scuote le aule italiane
Lo studio della Bibbia e del latino nelle scuole medie è essenziale per preservare le basi della nostra cultura, contro chi promuove superficialità e nichilismo.
Lo studio della Bibbia e del latino nelle scuole medie è essenziale per preservare le basi della nostra cultura, contro chi promuove superficialità e nichilismo.
Una mossa, quella del ministro dell’Istruzione e del Merito, che non è stata gradita dalle organizzazioni sindacali che parlano di “logiche ragionieristiche, di tagli e soppressioni”
Valditara e la sua ‘epocale’ riforma 4+2: più costi per le famiglie, meno docenti qualificati e privatizzazione mascherata. Un capolavoro di dilettantismo ideologico.
La Sardegna si mobilita per difendere l’istruzione pubblica: stabilizzazione dei precari, riforme trasparenti e autonomia per affrontare sfide locali.
Gramsci vede la scuola come strumento d’egemonia e emancipazione: educa alla critica sociale, sfida le disuguaglianze e forma intellettuali organici.
Docenti precari sardi esclusi dopo aver superato il concorso. Rivendicano assunzioni stabili per garantire continuità educativa e tutelare la scuola pubblica.
Il manuale scolastico di Giardina, Sabbatucci e Vidotto propone una visione semplificata di Islam e Occidente, tra propaganda, omissioni e pregiudizi consolidati.
Sciopero perché la precarietà è voluta, la scuola dimenticata e chi insegna conta meno di niente. Lottiamo: senza noi, non c’è futuro.
“Fare da contrappunto” implica un’interazione dinamica tra elementi autonomi che, nel loro rapporto, producono un significato o un effetto più ricco
di Marta Camilla Foglia, Milena Gabanelli e Francesco Tortora Tutti i governi sono sempre stati d’accordo: il futuro di un Paese si costruisce sull’istruzione e quindi è indispensabile investire in una scuola che accompagni gli studenti verso la conoscenza e premi il merito. Ma si fa il contrario: rispetto alla media dei Paesi Ue siamo sotto quasi di un punto di Pil. E ogni anno all’apertura delle scuole scoppia puntuale la crisi degli insegnanti precari: dalle primarie alle superiori mancano i docenti. A pagare il prezzo sono gli studenti, ai quali è negata la possibilità di avere riferimenti fissi nel percorso di crescita. Non ci si mette d’accordo neppure sui numeri. Sul portale unico della scuola si legge che su 943 mila docenti in servizio sono 234 mila quelli con un contratto a termine. I sindacati delineano un quadro ancora più fosco: «Quest’anno – taglia corto Flc Cgil – avremo ben 250 mila precari». Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara bolla come «fake news» gli allarmi e riduce le cattedre vacanti «a 165 mila». Punto uno: 165 mila è comunque un numero enorme. Punto due: quel numero il ministro lo ricava probabilmente contando solo le cattedre coperte da supplenti con incarichi annuali, escludendo dal conteggio i precari con contratti non a orario pieno. E tutto questo è in contrasto con le promesse fatte nell’ultimo decennio. In Italia gli insegnanti restano precari, in media, fino a 45 anni e sono tra i più anziani d’Europa: oltre metà del corpo docente ha più di 50 anni, contro il 37% della media dell’area Ocse. La procedura d’infrazione Dal 2019 siamo sotto procedura di infrazione della Ue per uso prolungato e sistematico dei contratti a tempo determinato, in violazione delle direttive sul lavoro che impongono la stabilizzazione dopo 3 anni di servizio. Per tentare di archiviare la procedura il governo Meloni a inizio settembre ha inserito nel decreto «Salva-infrazioni» un indennizzo da 4 a 24 mesi a favore dei precari storici della pubblica amministrazione (qui art.12). Se questa «toppa» sarà accettata a Bruxelles è tutto da vedere. Ma come abbiamo fatto ad accumulare un numero così alto di precari? Per capirlo bisogna analizzare il sistema italiano di assunzione dei professori. Sembra studiato apposta per sconsigliare questa professione. Come ostacolare l’aspirante prof L’assunzione a tempo indeterminato passa dal concorso pubblico che può essere: a) Ordinario: aperto a chi possiede la laurea magistrale, dai 30 ai 60 Crediti Formativi Universitari (CFU), e un tirocinio pratico. b) Straordinario: riservato a docenti con almeno 3 anni di servizio e l’abilitazione all’insegnamento. Gli ultimi concorsi straordinari sono stati fatti nel 2021 con la ministra Azzolina. Chi supera i concorsi entra in una graduatoria a scorrimento. Le nomine sono su base nazionale quindi se accetti di insegnare nelle regioni del Nord, dove ci sono molti più posti disponibili, è più facile ottenere la cattedra. E poi dipende da «cosa» insegni. Un insegnante di matematica o di inglese avrà meno difficoltà ad avere il posto fisso rispetto a un collega di musica o di educazione fisica, perché dovendo coprire un numero maggiore di ore su tutte le classi, servono più docenti. c) Un altro modo per essere assunti è far parte delle «Graduatorie ad esaurimento» lista di precari storici con alle spalle decenni di insegnamento, chiusa nel 2007. E poi ci sono le Graduatorie che servono a tappare i buchi: quelle Provinciali (GPS) utilizzate per assegnare le supplenze annuali (un anno qui, e uno là) e le Graduatorie d’Istituto per le supplenze brevi (un mese qui, e tre settimane là). Il Pnrr Scuola e i nuovi concorsi Per ridurre il precariato, il governo in accordo con la Commissione europea ha introdotto il Decreto PNRR Scuola che ha fissato l’obiettivo di assumere 70 mila docenti a tempo indeterminato entro giugno 2026. Però la procedura è quella di indire nuovi concorsi, aperti a tutti i laureati e precari. Il primo è stato fatto a fine 2023, e da settembre a fine dicembre saranno immessi in ruolo 44 mila docenti. Tra i vincitori però solo chi ha già l’abilitazione ottiene subito la cattedra a tempo indeterminato. Chi non ce l’ha, è assunto a tempo determinato con l’obbligo di conseguire entro un anno i 30 o 60 crediti formativi universitari richiesti e di svolgere un tirocinio formativo, anche coloro che a scuola insegnano già da diversi anni. E chi fornisce le abilitazioni? Le università tradizionali e telematiche, e costano fino a 2.500 euro. Più altri 150 euro per l’esame finale. Chi alla fine rispetta i tempi ottiene finalmente il posto fisso, chi invece non ce la fa, è fuori. Per l’inizio del nuovo anno scolastico, a fronte dei 64.156 posti disponibili, il Ministero ha autorizzato solo 45.124 nuove assunzioni. Il governo infatti ha deciso di accantonare 18.561 posti per un secondo concorso Pnrr che sarà bandito tra ottobre e novembre. Significa che i vincitori dei concorsi Pnrr monopolizzeranno le immissioni in ruolo di quest’anno. E qui scoppia il finimondo perché il decreto ministeriale n. 158 parla chiaro: priorità di assunzione per gli insegnanti delle graduatorie a esaurimento (la famosa lista chiusa nel 2007), per chi ha superato i precedenti concorsi del 2016, 2018 e 2020 e sta ancora aspettando, e infine i vincitori del concorso 2023. Ma cosa c’è che non va? Un dettaglio non da poco, e riguarda i 30 mila insegnanti risultati idonei al Concorso Ordinario 2020, che sono già abilitati, e dovevano essere immessi in ruolo proprio quest’anno. Ebbene questi 30 mila si vedono scavalcati dai vincitori del concorso 2023 e passeranno in coda. Motivo? Chi ha passato il concorso Pnrr deve essere assunto subito altrimenti si rischia di perdere l’ultima rata da 24 miliardi del piano europeo. La carenza degli insegnanti al Nord Questo caos si innesta su una carenza cronica di insegnanti al Nord, perché il costo della vita mal si adatta a uno stipendio di ingresso per un professore delle superiori di 1.460 euro, con la prospettiva di restare precario per qualche decennio. Resta alta invece l’offerta al Sud: spesso gli insegnanti preferiscono rimanere supplenti piuttosto che prendere un contratto stabile al Nord dove si è liberata una cattedra. E chi sceglie di spostarsi dopo tre anni, può chiedere il trasferimento. Criteri prioritari per avere il cambio di sede sono il ricongiungimento familiare o i benefici
Il Consiglio di Stato ha bloccato il liceo del Made in Italy. Sarà solo per motivi procedurali, però questa scuola è stata fallimentare. Un altro fiasco della Meloni.
C’è una pagina memorabile di Italo Calvino sull’abissale differenza tra il linguaggio della gente comune e quello della burocrazia. Un cittadino va dai carabinieri e racconta: «Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso uno, per berlo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata». Mentre lui parla, il carabiniere scrive a macchina il verbale che dice: «Il sottoscritto, essendosi recato nelle ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire ravviamento dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento d’un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di avere effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeridiano, non essendo venuto a conoscenza della avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante». Calvino la chiama «antilingua». È una lingua che obbedisce alla regola: mai dire con tre parole chiare e semplici ciò che si può dire con dieci, complicate e oscure. Così avviene che il passivo dello Stato sia definito «saldo netto da finanziare», in filovia il biglietto non si deve annullare ma «obliterare», il primario d’ospedale è un «medico in posizione apicale». Durante la partita, l’attaccante non tira in porta, ma «effettua il tiro». Meglio ancora: «provvede a effettuare il tiro». Il calo delle nascite è diventato «spirale demografica negativa» e non hanno torto i bambini a rifiutarsi di nascere in questo mondo boia dove è così difficile capirsi. Una volta si piantavano gli alberi, adesso avviene la piantumazione. La moglie del burocrate che ha inventato queste espressioni orrende, quando lui torna a casa dall’ufficio, potrebbe dirgli, per ripagarlo della stessa moneta: «Ancora un minuto, la pasta oramai in avanzato stato di ebollizione, è vicina al suo punto ottimale». Ma è una donna saggia, di buon senso, e si limita a dirgli: «Caro, la pasta è quasi cotta». Siccome è molto facile parlar difficile, ma è difficile parlar facile, diamo per comodità del lettore alcuni esempi di traduzione dal dilagante linguaggio buro-barocco, al sempre più negletto linguaggio comune: Campagna di profilassi antimurina = LOTTA CONTRO I TOPI Il camion è entrato in collisione con un’utilitaria = IL CAMION SI È SCONTRATO CON UN’UTILITARIA Il pagamento del pedaggio si esegue sul lato destro = PAGARE A DESTRA Avviso agli utenti che effettuano versamenti mediante conto corrente postale = AI CORRENTISTI POSTALI I signori viaggiatori devono essere in possesso del supplemento = DEVONO AVERE IL SUPPLEMENTO Macroscopica dissociazione tra previsione di spesa e rendicontazione finale = ABBIAMO SPESO MOLTO PIÙ DEL PREVISTO La denuncia dei redditi va fatta entro e non oltre il 31 maggio = LA DENUNCIA DEI REDDITI VA FATTA ENTRO IL 31 MAGGIO, oppure LA DENUNCIA DEI REDDITI VA FATTA NON OLTRE IL 31 MAGGIO. (La ragione è semplice: il non oltre è una ripetizione di entro. Ripetere le parole è necessario solo quando si parla a dei sordi. A meno che il ministero delle Finanze consideri tali i contribuenti.) Abbiamo dato lettura del bollettino meteorologico = ABBIAMO LETTO IL BOLLETTINO METEOROLOGICO Il sindaco si è interessato in prima persona = IL SINDACO SI È INTERESSATO PERSONALMENTE A partire da domani si apriranno le iscrizioni = DOMANI SI APRIRANNO LE ISCRIZIONI I carabinieri hanno provveduto ad arrestare il ladro = I CARABINIERI HANNO ARRESTATO IL LADRO I ministri della Cee hanno proceduto alla firma di un accordo = I MINISTRI DELLA CEE HANNO FIRMATO UN ACCORDO Il teatro risulta pieno di gente = IL TEATRO È PIENO DI GENTE I genitori devono farsi carico dell’educazione dei figli = I GENITORI DEVONO EDUCARE I FIGLI Vivace discussione in consiglio comunale in ordine ai problemi inerenti al traffico cittadino = VIVACE DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE SUL TRAFFICO CITTADINO Una legge finalizzata allo scopo di tutelare l’ambiente = UNA LEGGE PER TUTELARE L’AMBIENTE Accompagnato dal capogabinetto, il ministro ha raggiunto l’aereo: meglio dire È SALITO SULL’AEREO. Dicendo «ha raggiunto» sembra quasi che l’aereo stesse scappando. L’infortunato presentava ferite in varie parti del corpo = L’INFORTUNATO ERA FERITO IN VARIE PARTI DEL CORPO, in quelle condizioni si ha poca voglia di fare le presentazioni. Il medico ha constatato l’avvenuto decesso = IL MEDICO HA CONSTATATO IL DECESSO. L’«avvenuto» è implicito. Se il decesso non fosse avvenuto, il medico non avrebbe potuto constatarlo. Cesare Marchi, In punta di lingua. Divagazioni curiosità aneddoti sull’italiano scritto e parlato, Rizzoli, 1992
Durante un comizio, un candidato, preoccupato del fenomeno dell’astensionismo, disse: «Quelli che non votano, è a loro che mi rivolgo» meritandosi con questo anacoluto una bocciatura in italiano e, mi auguro, anche alle urne. Che cos’è l’anacoluto? È un modo di costruire un periodo senza rispettare i nessi sintattici e deriva dal greco anakóluthos, che non segue, sconnesso. Anacoluto vuol dire, in parole povere, iniziare il discorso con un soggetto e proseguire con un altro. È una specie di deragliamento del pensiero, come è capitato a un presentatore televisivo che disse: «Io, quando mangio la maionese, mi viene l’acquolina in bocca». Dov’è il deragliamento? Nel fatto che si comincia la frase col soggetto io e poi, invece di assegnargli, come sarebbe suo diritto, un predicato verbale, si infila un altro binario mentale (mi viene l’acquolina in bocca) e il povero io rimane solo come un orfanello. Una associazione per gli interscambi Italia-Usa, annuncia un seminario a Milano, aggiungendo: «Chi volesse presentare una relazione, se perverrà entro il 15 aprile e se sarà ritenuta valida, sarà pubblicata gratuitamente negli atti del seminario». Dubbio legittimo: chi verrà pubblicato gratuitamente, la relazione oppure la persona autrice della relazione? Per fugare tale dubbio bastava scrivere «Chi volesse presentare una relazione, se questa perverrà entro il 15 aprile e se sarà ritenuta valida, la vedrà pubblicata gratuitamente, eccetera». Tuttavia l’anacoluto non è sempre da condannare. Esso può avere una giustificazione psicologica quando la rottura del filo del discorso avviene sotto l’urgere di una emozione, cosa frequente nel linguaggio familiare e popolare, dove il sentimento prevale sulla razionalità. E ha una giustificazione artistica quando lo scrittore, per dare un palpito di spontaneità alla frase, deliberatamente disobbedisce ai precetti della logica. Quando Giovanni Pascoli, cacciato dalla casa natale dopo l’assassinio del padre, scrive nella poesia Romagna «Io, la mia patria or è dove si vive», sentiamo che il poeta ha felicemente condensato nell’anacoluto, così simile a un singhiozzo, lo strazio di quei giorni. La differenza tra il candidato onorevole, il presentatore televisivo e il Pascoli è che i primi due non sanno di violare la regola, il poeta lo sa. Ma la viola per ottenere un particolare effetto stilistico. Se nel tribunale penale la premeditazione è un’aggravante, nel tribunale letterario essa non solo estingue la colpa, ma la trasforma in uno strumento d’arte. Cesare Marchi, In punta di lingua. Divagazioni curiosità aneddoti sull’italiano scritto e parlato, Rizzoli, 1992
“Donna” deriva dal latino “domina”, evolvendosi nel tempo. La forma maschile “donno” è scomparsa, mentre “don” persiste come titolo di rispetto.
Il verbo latino “règere” ha dato origine a parole italiane come “reggere”, “regista” e “regione”, tutte legate al concetto di guidare e governare, ma con significati evoluti nel tempo.
La Cassazione riconosce 6 punti per il servizio militare e civile nelle graduatorie ATA e GPS, anche se non prestato in costanza di nomina.
Gli esami di maturità: tracce ripetitive tra Foscolo e Svevo, ignorando il Secondo Novecento e abbondando in politicamente corretto. Mediocrità e ipocrisia trionfano.
Lev Vygotskij (1896-1934) ha dato un importante contributo alla teoria dello sviluppo cognitivo e dell’apprendimento. Due dei suoi concetti più noti sono la zona di sviluppo prossimale (ZDP) e l’apprendimento collaborativo.
“Aurea mediocritas” esprime l’ideale di una vita equilibrata e moderata, lontana dagli eccessi, in cui la felicità si trova nella semplicità e nella contentezza di ciò che si ha.
La lettera di Antonio Gramsci alla sorella Teresina, scritta dal carcere, riflette un equilibrio sottile tra affetto familiare e considerazioni profonde sulla lingua, l’educazione e l’identità culturale.
Pactum sceleris è un’espressione latina che evoca un accordo fatto per compiere un’azione malvagia, illegale o moralmente riprovevole.
“Rara avis” è un’espressione latina che significa “uccello raro”. Viene usata metaforicamente per indicare qualcosa di straordinario, eccezionale o molto raro da trovare.
L’ablativo assoluto è un costrutto assai frequente della lingua latina ed è costituito da un nome (o pronome) e da un participio presente o perfetto concordato col nome in caso ablativo.
John Dewey è considerato uno dei fondatori della scuola attiva. Il suo pensiero è stato influenzato dal pragmatismo, una corrente filosofica che sostiene che il valore di un’idea si basa sulla sua utilità pratica.
Jean Piaget ha dedicato gran parte dei suoi studi allo sviluppo cognitivo del bambino. La sua teoria ha identificato quattro stadi distinti dello sviluppo cognitivo
Per parlare bene l’italiano, segui queste 40 regole: evita allitterazioni, frasi fatte, termini stranieri e arcaismi. Usa correttamente punteggiatura, ortografia e congiuntivo.
Un sillabo è un documento accademico che riassume il piano di studi di un corso universitario o di scuola superiore.
– Bateson studia il gioco come: modo di relativizzare la realtà, modo di comunicare su come comunicare e strumento di riflessività – Chi ha definito il concetto di eteroglossia? Mikhail Bachtin – Chi ha sostenuto che le teorie economiche elaborate per rendere conto del mercato capitalistico NON erano adatte alle società non capitaliste? i sostantivisti – Come la religione, la magia e la stregoneria offrono sia una cornice interpretativa onnicomprensiva che una visione del mondo – Con quale concetto Boas riesce a dimostrare l’infondatezza delle teorie unilineari? prestito – Dire che una cultura è più “primitiva” di un’altra è inaccettabile antropologicamente ed eticamente – etic ed emic sono: due modi di guardare un dato antropologico – Gli stili in base a “percezione/giudizio” si basano sui lavori di: Jung – Gli studenti “campo-sensibili” tendenzialmente: lavorano in gruppo L’imitazione tipica della scimmia umana si chiama: imitazione culturale – Le UIC sono i segni le scimmie umane si imitano le une le altre in quanto agenti – i memi (o UEC) sono UIC che vengono imitate di generazione in generazione senza cambiamenti percepiti dagli agenti – i modemi (o UVC) sono UIC che vengono imitate con cambiamenti ben percepiti dagli agenti – Gli agenti possono essere analizzati secondo i seguenti fattori controllo, influenza, valutazione – I sistemi educativi africani in generale enfatizzano: collettivismo e sapere pratico – Il cosiddetto matrimonio preferenziale si trova solo nei sistemi: unilineari – Il determinismo linguistico è l’approccio secondo cui: cultura e lingua si influenzano reciprocamente – Il fenomeno della biopirateria può esemplificare il fatto che: ciascuna delle altre risposte fornite per questa domanda va bene – Il genere è definito dagli antropologi come: il sesso biologico culturalmente costruito e attribuito/acquisito nel gruppo – Il genere Pan e il genere Homo condividevano un antenato: 6 milioni di anni fa – Il maggior tasso di abbandoni nella scuola italiana riguarda studenti: il grafico non riporta il dato – il mito può essere definito un racconto: autorevole – il modello educativo americano è per eccellenza: tutte le risposte presentate sono corrette – Il razzismo del XIX secolo fu un portato: dei concetti di razza biologica e di scala naturae – Il significato di un dato culturale è: qualcosa che deve essere scoperto attraverso un’attenta osservazione partecipante – Il sistema educativo cinese è caratterizzato da: collettivismo e competizione – Il totemismo è connesso a livello di strutture della parentela: con il clan – In una società segreta il segreto riguarda il sapere condiviso dai membri – La celebre frase di Gramsci sul pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà è un altro modo di vedere: il potere dell’immaginazione – la Cultura si differenzia dalle culture perché: è innata e non appresa – la definizione di cultura come “insieme di idee e comportamenti l’insieme di idee e comportamenti comuni ad una società che gli esseri umani imparano in quanto membri di questa” si riferisce a: le culture – La lingua a differenza del linguaggio, è: particolare e appresa – La scuola è una esperienza che in termini di cultura antropologica influenza i processi di socializzazione e apprendimento – La scuola economica marxista enfatizza, tra le fasi dell’attività economica, quella: della produzione – La strategia di insegnamento più valida in una classe multiculturale è: differenziare l’insegnamento all’interno del gruppo-classe – L’antropologia è una scienza: comparativa – L’approccio funzionalista enfatizza, tra le fasi dell’attività economica, quella: del consumo – Le differenze tra quella umana e le altre scimmie antropomorfe sono: di tipo quantitativo più che qualitativo – Le foglie di banano scambiate dai Trobriandesi danno ragione ai: sostantivisti – Le religioni possono essere viste dagli antropologi come: delle metafore sociali – Le scimmie antropomorfe sono comprese nella superfamiglia Hominoidea – Le spiegazioni del determinismo ambientale si possono facilmente ribattere: perché culture diverse che vivono nello stesso ambiente hanno bisogni diversi – L’esperienza trobriandese di Malinowski rappresenta un caso di etnografia o di etnologia? etnografia – L’idea che il mito è uno strumento concettuale è associata al lavoro di: Claude Lévi-Strauss – L’ideologia della classe dominante che tenta di costruire l’identità di quella dominata viene chiamata da Gramsci: egemonia trasformista – L’imitazione tipica della scimmia umana si chiama: imitazione culturale – Lo stile di apprendimento tipico dei paesi latini è: cooperativo – Nei suoi studi sulla lingua, William Labov ha scoperto che, quando i bambini afro-americani venivano intervistati in classe da adulti euro-americani: dicevano molto poco e le loro risposte erano mezzi di difesa per impedire a degli intervistatori minacciosi di sapere qualsiasi cosa da loro – Per “bio-etnocentrismo” s’intende: una forma di riduzionismo in cui la specie umana si sente biologicamente superiore alle altre – Quale delle seguenti concezioni del potere è tipica delle società extra-occidentali? il potere come entità indipendente – Quale delle seguenti NON è una “realtà immaginata” in una cultura “face-to-face” tutte le tre categorie presentate nelle altre risposte lo sono – Quante sono le forme di matrimonio poligamico attestate interculturalmente? tre – Secondo l’approccio generativo-cognitivo il linguaggio è: un organo del cervello – Secondo l’ISTAT (2017) i più numerosi scolari stranieri in Italia sono (in ordine decrescente): africani, asiatici, sudamericani – Secondo l’ISTAT (2017) il rapporto tra scolari italiani e stranieri è: 6 milioni italiani e 650 mila stranieri – Secondo Vigotsky, i processi cognitivi elementari sono organizzati in: sistemi cognitivi funzionali – Tra gli stili motivazionali quello detto “apprendere a richiesta” è tipico: del Giappone – Un taxon è: un gruppo più o meno vasto di organismi aventi tratti simili perché discendenti da un antenato comune, individuato a scopi tassonomici – Una prova schiacciante che anche la sessualità viene costruita culturalmente è: l’infibulazione – la cultura volontariamente appresa interessa l’antropologo? sì, anche se quella involontaria è il vero fuoco della disciplina – nelle 4 branche dell’antropologia nordamericana è compresa: l’antropologia linguistica – quale concetto, un tempo basilare per gli antropologi fisici, si è rivelato inconsistente sul piano biologico: la razza – la paleontologia è legata: sia all’antropologia fisica che all’archeologia Quando informatore e antropologo sul campo collaborano in modo proficuo si dovrebbe avere: sia etnografia che osservazione partecipante “segno è qualcosa che sta per qualcos’altro” significa che il segno per lo più è: arbitrario o culturale o naturale (dipende dal tipo di segno considerato: De Saussure, da linguista, riferisce la frase all’arbitrarietà del segno) la scienza che studia i tipi di segno si chiama:sia semiotica