Zelensky, l’invasione della Russia e l’Europa
Zelensky invade la Russia, scatenando dubbi e critiche. L’Europa, divisa e debole, segue l’America in una guerra che rischia di degenerare oltre ogni limite.
Zelensky invade la Russia, scatenando dubbi e critiche. L’Europa, divisa e debole, segue l’America in una guerra che rischia di degenerare oltre ogni limite.
Netanyahu, con l’uccisione del capo politico di Hamas, rivela la brutalità della sua politica coloniale verso i palestinesi, mentre la verità sul sionismo emerge globalmente.
Criticare la politica israeliana spesso porta all’accusa di antisemitismo, mentre la lobby pro Israele influisce pesantemente su politica e media occidentali.
La Francia, temendo di diventare una colonia africana, vede una crescita del supporto per Le Pen, alimentata dalla paura dell’immigrazione di massa e dall’inutilità percepita di Macron.
I potenti restano al potere nonostante i fallimenti, impedendo il progresso e creando una cultura autodistruttiva che richiede un cambiamento collettivo.
Biden rappresenta una demenza senile che lo rende ridicolo e pericoloso, mentre Trump manipola la realtà con un narcisismo estremo. Entrambi esprimono una demenza collettiva di faziosità e conflitto egoistico che ha privato i cittadini del potere decisionale.
Gandhi avrebbe resistito a Putin senza violenza, evitando distruzione e accelerando la fine del regime, mentre l’Occidente ha scelto la guerra, devastando l’Ucraina.
L’Italia non è più una Repubblica democratica: la sovranità è nelle mani delle lobby e del mercato, e la politica è uno spettacolo inutile. Per recuperare il potere democratico, i cittadini devono unirsi e costruire una Repubblica Federale Europea.
Gaza sanguina per decenni di oppressione, mentre Netanyahu sfrutta Hamas per giustificare l’occupazione con il supporto e la manipolazione occidentale.