Ma mi faccia il piacere | Editoriale di Marco Travaglio (29 maggio 2023)

Il meglio del peggio della settimana raccontato da Marco Travaglio

di Marco Travaglio

Aldo sgradimento.
“Ci si chiede perchè fare fuori Fazio e non, ad esempio, Berlinguer o Report” (Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere, Foglio, 22.5).
Nei regimi c’è sempre bisogno di un kapò.

Piove sul bagnato.
“Berlusconi segue l’alluvione” (Giornale, 22.5).
Le disgrazie non vengono mai sole.

I fratelli Caponi che siamo noi.
“Di Fatto, utili idioti di Putin. Il giornale di Travaglio e la disinformatija” (Luciano Capone, Foglio, 24.5).
Tu invece sei pure inutile.

Paura eh?
“Abbiamo ucciso e uccideremo i propagandisti russi anche nei media, ovunque sulla faccia della terra, fino alla vittoria finale” (Kyryll Budanov, capo dei Servizi militari ucraini, 23.5).
“Amnesty Italia si scusa sull’Ucraina per le accuse ingiustificate all’esercito di Kiev” (Foglio, 27.5).
Che s’ha da fare per campare.

Ascolta, si fa Pera.
“Sull’etica differenze insanabili con il Pd” (Marcello Pera, senatore ex FI e ora FdI, Verità, 27.5).
Lui non ne ha una.

Luftballe.
“La sinistra ha deciso di spolpare un asset strategico nazionale per trasformare Alitalia in una low cost, magari da svendere domani ai tedeschi di Lufthansa” (Giorgia Meloni, 14.10.’21).
“Mi auguro che Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa. Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà” (Meloni, 3.8.‘22).
“Ita, oggi la firma: Lufthansa al 90% dal 2026. Accordo tra Mef e Lufthansa” (Sole 24 ore, 24.5.‘23).
Seguirà l’abolizione delle accise.

En plein.
“Nel 1960 o poco prima (era il 1963, ndr) ci fu l’alluvione del Vajont (no, ci fu una frana, ndr), poco lontano dall’Emilia-Romagna (no, al confine fra Veneto e Friuli, ndr) e morirono quasi 1000 persone (no, 2.018, ndr)” (Alessandro Sallusti, Otto e mezzo, La7, 19.5).
Dev’essere la nuova egemonia culturale della destra.

Letto a due piazze.
“Alle 22.45 squilla il mio telefonino. Solo che io sono già a letto a leggere e non me ne accorgo. Vedo la chiamata un’ora dopo. E scopro con stupore che mi sta cercando nientepopodimeno che Sigfrido” (Matteo Renzi e Aldo Torchiaro, Riformista, 24.5).
Resta da capire chi fosse, fra i due firmatari dell’articolo, l’uomo che era già a letto a leggere e ha ricevuto la chiamata nientepopodimeno che di Sigfrido Ranucci. Era Torchiaro? Era Renzi? O nientepopodimeno dormono insieme?

Che razza di ministro.
“No alla sostituzione etnica” (Francesco Lollobrigida, ministro FdI dell’Agricoltura, 18.4).
“Dobbiamo difendere l’etnia italiana” (Lollobrigida, 11.5).
“Bisogna investire su quel ceppo al quale apparteniamo come italiani” (Lollobrigida, 21.5).
Che poi ceppo è il marito di ‘sta ceppa.

Compagni Silvio e Marcello.
“L’infinita caccia al Cav dei fantasmi antimafia. Fu proprio il governo Berlusconi a rendere definitiva l’introduzione del 41 bis. Basterebbe questo a tirarlo fuori dalle inchieste, invece l’inseguimento continua” (Tiziana Maiolo, Unità, 27.5).
L’Unità che loda l’impegno antimafia di B., Dell’Utri&C.: sono soddisfazioni.

Vivo o morto o boh.
“La controffensiva c’è ma a pezzettini: ‘Vogliamo Putin vivo’” (Libero, 26.5).
“I servizi segreti ucraini non hanno ancora ucciso Putin ‘perché si nasconde. Ha ricominciato solo adesso a rimettere la testa fuori, e quando lo fa non siamo sicuri che sia davvero lui’. Ma il generale Skibitsky – n. 2 dell’intelligence militare – non ha remore ad ammettere l’obiettivo più ambito: eliminare il presidente russo” (Repubblica, 26.5).
“Putin vivo o morto. Gli 007 di Kiev: vogliamo ucciderlo. Poi il dietrofront: lo porteremo all’Aja” (Stampa, 26.5).
Fateci poi sapere.

Che eroe.
“Barbano: ‘Ho osato sfidare i dogmi dell’antimafia e i superpoteri dei magistrati’” (Dubbio, 25.5).
E se lo dice da solo, sennò non ci crede neppure lui.

Fedifraga.
“Meloni tradisce Bonaccini” (Repubblica, 25.5).
Tutte le foto su Chi e Diva e Donna.

Stagioni. “L’Estate romana si fa sempre più tardi: ‘Il via a settembre’” (Repubblica, 28.5).
Come la controffensiva ucraina di primavera alle soglie dell’estate: non ci sono più le mezze stagioni e manco quelle intere.

Superpirla.
“Il disastro del Superbonus introdotto dal Conte 2 avrà impatto per molto tempo sui nostri conti pubblici. Il modo stesso in cui è stato costruito è un esempio di tutti gli errori da evitare” (Carlo Calenda, leader Azione-Iv, Twitter, 26.5).
E chi era il relatore del dl Rilancio del 2020 che costruì il Superbonus? Luigi Marattin, deputato di Azione-Iv.

Papa Vladimir I.
“La spericolata diplomazia del papa. Ambigua con Mosca, severa con gli Usa” (Francesco Peloso, Domani, 22.5).
Bella forza: è putiniano!

Il titolo della settimana/1.
“La Russia riarma Lukashenko: atomiche a 40 chilometri dalla Ue” (Repubblica, 256.5).
Cioè dalle atomiche dei buoni.

Il titolo della settimana/2.
“Nordio ai magistrati: ‘Non potete criticare il merito delle leggi’” (Messaggero, 27.5).
Se no?

Il titolo della settimana/3.
“La crociata di Meloni contro i bambini” (Domani, 22.5).
Li mangia anche lei?

Il Fatto Quotidiano, 29 maggio 2023

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