Fantozzi va in Scozia

di Marco Travaglio È falso che lo strepitoso accordo sui dazi Usa alla Ue siglato in Scozia da Trump con Trump davanti a Von der Leyen manchi di trasparenza. Ecco...

di Marco Travaglio

È falso che lo strepitoso accordo sui dazi Usa alla Ue siglato in Scozia da Trump con Trump davanti a Von der Leyen manchi di trasparenza. Ecco il verbale dello storico summit.

Ore 10. VdL raggiunge il golf resort di Trump a Turnberry camminando sulle ginocchia, per non sembrare troppo alta. Vorrebbe bussare alla porta, ma le dita le scivolano a causa della sudorazione a mille. L’usciere-parrucchiere-tinteggiatore di Trump sente il fruscio e apre: “Perché non ha bussato?”. E lei: “Non ho le mani…”. Lui le stacca di netto lo strato di lacca dalla cofana (“Sua Maestà è allergico”) e rovescia sul pavimento un pacco di ceci e chiodi invitandola a farci due passi, sempre carponi (“Sua Altezza gradisce le posture penitenti”).

Ore 11. VdL continua a scorticarsi le ginocchia in attesa di Trump, che fa tardi sul green.

Ore 11.30. Arriva Trump in tenuta da golf roteando una mazza in titanio. Ma poi abbassa lo sguardo, vede il sangue sul pavimento e risparmia all’ospite ulteriori sevizie. VdL ringrazia a nome dell’Ue: “Com’è umano, lei”. Lui prende posto su una poltrona in pelle umana (quella di Rutte, che gliel’ha donata con dedica “Al mio Paparino” scritta col sangue). Lei strappa il privilegio di sdraiarsi ai suoi piedi, a pelle di leone.

Ore 12. Inizia, serratissimo e a tratti drammatico, il negoziato. Trump: “Voi europei siete ladri e parassiti”. VdL: “È vero, Maestà, e anche usurai!”. Trump: “Rivoglio tutto indietro. Dazi al 15%”. VdL: “Non sarà poco, Altezza Reale? Facciamo il 20!”. Trump: “No, cara la mia bertuccia, sennò pure quegli invertebrati dei tuoi alleati ti fanno la pelle, e a me servi viva. Non sai i guai quando cambi la servitù al giorno d’oggi”. VdL: “È un bel presidente, un apostolo, un santo! Non so come sdebitarmi, Duca-Conte, ho la salivazione leggerissimamente azzerata”. Trump: “Tranquilla, Cita, troveremo il modo”. VdL: “Idea! Mio Re, vi compriamo anche 750 miliardi di gas e di armi, ovviamente a prezzo quadruplo. E ci metto pure una batteria di pentole antiaderenti per la sua signora, pardòn Regina”. Trump: “Ok, babbuina, ma facciamo prestino ché il golf mi attende. Vuoi tirare pure tu due pallette?”. VdL: “Io non mi permetterei mai di giocare, si figuri se mi permetterei di vincere, Sire”. Trump: “Dimenticavo: come la prenderanno le tre emme?”. VdL: “Mio Signore, emme in che senso?”. Trump: “Macron, Merz e Meloni!”. VdL: “Ah, quelli: parlano, parlano, poi digeriscono pure i sassi. Scattano sull’attenti perfino per me, si figuri per lei!”.

Ore 12.06. Dopo ben 6 minuti di corpo a corpo, VdL accenna a una riverenza da sdraiata. Trump le passa sopra: “Ops, scusa, credevo fosse il tappeto”. “Ma sono qui apposta! Se non l’avesse fatto lei gliel’avrei chiesto io, Santità!”.

Il Fatto Quotidiano, 29 luglio 2025

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