Ma mi faccia il piacere | 14 luglio 2025

Rassegna stampa satirica di Marco Travaglio: una sferzata di sarcasmo sulle notizie della settimana

di Marco Travaglio

La promozione.
“Parlatecene voi, adesso, di Bibbiano, viene da dire dopo che la Cassazione ha messo la parola fine a una gazzarra feroce” (Michele Serra, Repubblica, 11.7).
Quindi il Tribunale di Reggio Emilia che ha emesso la sentenza su Bibbiano è già la Cassazione. Quando c’è di mezzo il Pd, dal primo al terzo grado di giudizio è un attimo.

L’Insaputo.
“Io ancora una volta indagato a mia insaputa” (Claudio Scajola, sindaco FI di Imperia, Stampa, 3.7).
Ma guarda che le indagini si fanno in segreto: non è come comprare casa.

Convincere, e convinceremo!
“Ius Scholae, FI ci riprova. Tajani: ‘Convinceremo gli alleati’” (Messaggero, 7.7).
“Lo Ius Scholae non è una priorità neanche per me: con Pier Silvio c’è perfetta sintonia” (Antonio Tajani, presidente FI, 9.7).
Ora sta convincendo se stesso.

600 mila buoni motivi.
“Acquaroli ha fatto un gran lavoro nelle Marche, ha governato non bene ma benissimo e io spero proprio che rivinca. Lo sostengo per tutto quello che ha fatto nella mia Regione, cioè tantissimo” (Roberto Mancini, allenatore, Foglio, 2.7).
Tipo dare 600 mila euro a Mancini per uno spot.

Carriere da separare.
“Gli avvocati di Ciro Grillo mettono la ragazza sul banco degli imputati” (Giulia Bongiorno, avvocato della presunta vittima e senatrice Lega, 11.7).
Ma quando si decidono a separare le carriere di avvocato e di presidente della Commissione Giustizia?

Minolity Report.
“Chi sono oggi, secondo Minoli, i più autorevoli giornalisti oggi in Italia?”. “Antonio Polito… è uno di questi” (Giovanni Minoli, Tpi, 27.6).
“Morire è come fare l’esame di maturità” (Minoli intervistato da Polito, Sette-Corriere della sera, 11.7).
Ma allora è vero che Polito è il più autorevole giornalista d’Italia.

Frittomisto.
“La ragione di Stato, detta anche realpolitik, fu teorizzata da Machiavelli 500 anni fa con il famoso ‘il fine giustifica i mezzi’” (Alessandro Sallusti, Giornale, 12.7).
Ragione di Stato e realpolitik sono cose diverse e Machiavelli non ha mai scritto “il fine giustifica i mezzi”.

Pro quindi anti/1.
“Il M5S ci lascia soli nella battaglia di contenimento della destra” (Nicola Zingaretti, capogruppo Pd al parlamento Ue, Repubblica, 11.7).
Per contenere la destra, il Pd vota con FdI e i 5Stelle, complici della destra, contro.

Pro quindi anti/2.
“Oggi il voto sulla mozione di sfiducia. Il Pd: ‘Ursula deve darci un segnale’” (Libero, 10.7).
Un fischio agli ultrasuoni tipo cani da riporto.

L’europeista antieuropeo.
“Il coraggio di Napolitano, il riformista che guidò la svolta europeista del Pci” (Umberto Ranieri, Riformista, 4.7).
Infatti ancora nel 1978 era contrario all’ingresso dell’Italia nel Sistema monetario europeo.

Adria’, che te serve?
“Violante si dichiarò convinto della mia colpevolezza, perché c’era a provarla ‘una fonte non ostensibile’… Ora, siccome si fa tardi, chiederei a Violante, se non chi fosse la fonte, chi lo avesse detto a lui” (Adriano Sofri, Repubblica, 10.7).
O, in alternativa, di inviargli la confessione di Leonardo Marino, le due condanne definitive di Sofri in Cassazione (quella ordinaria e quella che respinge la revisione) e la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che respinge il suo ricorso in quanto “irricevibile”.

Viale del tramonto.
“Di prova non ostensibile aveva già parlato anche Marco Travaglio sul Borghese, rivista di chiara impronta fascista, diretta allora da Mario Tedeschi, indiziato, ma non processato perché deceduto, come uno degli organizzatori della strage alla stazione di Bologna. Secondo la versione fornita da Travaglio, subito dopo il suo arresto Ovidio Bompressi, accusato di essere, su incarico di Sofri, il killer del commissario, avrebbe confessato (sarebbe ‘crollato’), ma avrebbe poi ritrattato dopo un incontro in carcere con Marco Boato. Naturalmente, senza che di queste giravolte fosse rimasta la minima traccia nei verbali” (Guido Viale, Unità, 11.7).
Naturalmente Travaglio non ha mai collaborato col Borghese di Tedeschi e non ha mai scritto che Bompressi abbia confessato e poi ritrattato. Ha collaborato col Borghese di Daniele Vimercati (cinque anni dopo la morte di Tedeschi) e ha scritto che Bompressi, dinanzi ai magistrati che gli leggevano la confessione di Leonardo Marino, si commosse e si impegnò a parlare, ma poi non lo fece dopo la visita in carcere di Boato. E Bompressi non è stato accusato, ma condannato in via definitiva in Cassazione per aver ucciso Calabresi su mandato di Sofri e Pietrostefani.

I titoli della settimana/1.
“Propaganda e odio anti Lgbtq. Cosa resta del ‘caso Bibbiano’” (Domani, 11.7).
“Bibbiano, le vere vittime” (Stampa, 11.7).
I bambini portati via ai genitori e poi restituiti dopo anni con tante scuse?

Il titolo della settimana/2.
“Un’opposizione c’è. Si chiama Renzi” (Foglio, 11.7).
Uahahahahah.

Il titolo della settimana/3.
“Non solo Trump. A Milei andrebbe dato il Nobel per l’Economia” (Daniele Capezzone, Libero, 10.7).
E la Meloni? E Brunetta?

Il titolo della settimana/4.
“Tre ‘visioni’ per fare un figlio” (Cristina Comencini, Corriere della sera, 9.7).
Ma tipo Calenda?

Il Fatto Quotidiano, 14 luglio 2025

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