Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini: Contro la televisione

La «tolleranza» della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni.

Pier Paolo Pasolini

Dissento

Dissento completamente dall’articolo sul «mammismo» (mi vergogno addirittura a scrivere questa parola che mi sembra cosi volgare) apparso su «Noi donne».

Pier Paolo Pasolini

Anche Marcuse adulatore?

So da una intervista del «Paese Sera» che Marcuse avrebbe definito i giovani studenti «i veri eroi del nostro tempo». Dunque anche Marcuse è un adulatore?

Il Vangelo secondo Matteo - Enrique Irazoqui in una scena del film

Il Vangelo secondo Matteo

A ogni altra considerazione sul film che Pasolini ha tratto dal Vangelo secondo Matteo bisogna avanzare una premessa: l’azzardo ha avuto già il suo premio nel coraggio, nella buona fede, nella rigorosa aderenza al testo sacro.

Il Vangelo secondo Matteo (1964)

Pasolini: Il senso della Passione

Ora «Il Vangelo secondo S. Matteo» riesce nelle sale restaurato da Mediaset proprio in concomitanza con l’invasione del film di Gibson
Accettate che il vostro umile critico non si sogni nemmeno di fare paragoni cinematografici: vi basti la certezza che registi credenti e bigotti riescano a fare solo dei santini, mentre registi atei possono firmare dei capolavori dello spirito

Sbarco sulla Luna - Corriere della Sera

Un grande fatto storico

L’uomo che raggiunge la luna e ci cammina sopra è indubbiamente un grande fatto storico. Come mai non interessa realmente quasi nessuno? Come mai è divenuto un oggetto quasi esteriore di semplice curiosità e di bisogno di essere pari con l’informazione?

Pier Paolo Pasolini: Il «Cinema di Poesia»

Qual è la differenza fondamentale tra questi due tipi di cinema, il cinema di prosa e il cinema di poesia? Il cinema di prosa è un cinema in cui lo stile ha un valore non primario, non appariscente, non clamoroso: mentre lo stile del cinema di poesia è l’elemento centrale, fondamentale. In parole molto povere, nel cinema di prosa, non si sente la macchina da presa e non si sente il montaggio, cioè non si sente la lingua – la lingua traspare sul contenuto e ciò che conta è quello che viene narrato. Nel cinema di poesia invece si sente fortemente la macchina da presa, si sente fortemente il montaggio.
—Da una lettera di Pasolini a Marco Bellocchio