L’ipocrisia di Mattarella
Poi il Mattarella corregge il tiro. Ora auspica che la Russia torni a conformarsi alla carta Onu, bontà sua.
Poi il Mattarella corregge il tiro. Ora auspica che la Russia torni a conformarsi alla carta Onu, bontà sua.
L’Olanda cancella l’italiano a Leida: scelta banausica che recide le radici culturali europee, riducendo la civiltà a mero utilitarismo tecnocapitalistico.
Trump e Meloni allineati: colpi di spugna sulla corruzione, intercettazioni ridotte, magistrati indeboliti. La legge diventa un’arma del potere, non contro di esso.
Piazza. M5S tensioni con i dem sulle armi, Landini è “freddo”
Mattarella s’è reso conto di averla fatta grossa, paragonando al Terzo Reich la Russia che combatté e sconfisse il Terzo Reich mentre l’Italia stava con il Terzo Reich, e ieri ha corretto il tiro, con una giaculatoria più consona al suo stile felpato.
Noi continuiamo a lavorare duramente nel solo interesse del nostro popolo. Perché questa terra non ha bisogno di chiacchiere, ma di cambiamento e risultati.
Siccome Pina Picierno non può sconfiggere Putin, allora cannoneggia due giornalisti con una furia che manco la Nato in Libia.
Sin dagli albori della sua carriera Mario Draghi ha sempre avuto un ruolo da protagonista nelle decisioni cruciali che hanno impoverito quando non addirittura affamato i popoli europei.
I media stanno gonfiando la polemica Mattarella-Zakharova per nascondere il fatto che Giorgia Meloni è stata umiliata da Putin in Ucraina
Non era semplice già riuscire a farsi escludere dal negoziato che conta, ovvero quello tra Russia e Usa che stanno discutendo della sicurezza Europea senza nessuna delegazione dell’Unione Europea. Ma…
Sapete chi è il favorito assoluto per la nuova Presidenza dell’Aci? La Russa, non Ignazio ma Geronimo, ovvero il figlio del Presidente del Senato.
Conte ha incontrato lavoratori e lavoratrici, molti dei quali in cassa integrazione e senza prospettive, che chiedono solo di poter lavorare e invece sono costretti a recarsi in fabbrica un paio di volte al mese, se va bene.
Guerra di vertici sui negoziati – Gli otto all’Eliseo senza idee per la tregua e spaccati: Starmer vuole l’invio di militari al confine, Scholz e Sánchez contrari
Il vertice di Parigi tra i paesi europei per discutere della guerra in Ucraina non fa che segnalare una volta di più la morte ormai evidente dell’Unione Europea, del tutto simile a uno zombie che ancora cammina ma che già da tempo ha abbandonato la vita.
L’Europa politica non può morire perché non è mai nata. Potrebbe giusto sfaldarsi quella economica e burocratica. Siamo ad un bivio storico.
Con queste parole, inequivocabili, la Corte penale internazionale ha ufficialmente avviato l’inchiesta nei confronti del governo Meloni per la gravissima condotta del caso Almasri e la liberazione, con tanto di volo di Stato, di un criminale internazionale.
Se la Sardegna avesse il controllo diretto delle proprie risorse fiscali, non ci sarebbe bisogno di trattative continue per ottenere ciò che le spetta di diritto.
I tributi prodotti in Sardegna devono rimanere in Sardegna.
L’Unione europea sta subendo la più grande umiliazione della sua storia perché la sua classe governante ha sovrastimato la propria forza e sottostimato quella della Russia.
Intesa a due soli – Per gli Usa la Russia non è un nemico: perciò va fatta subito la pace in Ucraina, nonostante le prefiche europee. Ed è bastato questo per scardinare tutto l’impianto bellico dell’Alleanza atlantica
Il formato Ue scade insieme a quello Nato. Ma da dove si riparte? Se si vuole tracciare un percorso comune fra i “principali Paesi europei” (definizione di Macron) occorre prendere atto di tre spiacevoli realtà
Il Telegraph ha pubblicato la bozza del contratto proposto da Washington a Kiev per continuare a sostenerla militarmente
Il summit chez Macron con gli altri sette nani più tre è stato un successo storico per l’Europa e ha oscurato preventivamente i negoziati di Trump e Putin a Riad per la pace in Ucraina.
L’allegra tavolata ritratta in foto si è riunita ieri a Parigi (Meloni trucidissima con la testa nel cellulare, vabbè. Forse era Duolingo) per deliberare non si sa su cosa, e…
Non concordo con le parole del presidente Mattarella e, pur non subendo il fascino della fascinosa Maria Zakharova, ne capisco la protesta. Le parole del presidente sono storicamente incongruenti e…
Mi sembra piuttosto fuorviante parlare di “nuova Yalta” in riferimento ai primi passi verso il processo negoziale in Ucraina. In primo luogo, nel febbraio 1945, si giunse ad un accordo…
La lingua può anche consentire di METTERSI NEI PANNI degli altri. Ce l’ha mostrato Dante con alcuni neologismi, coniando “parole su misura” come, per esempio, verbi derivati da pronomi personali….
Quando la buonanima Biden e la sua banda woke hanno scatenato la guerra spingendo la Nato fino a Kiev, i capi di stato europei si son messi subito lo scolapasta…
Quel paragone antistorico dal sen fuggito del PdR Sergio Mattarella (aggressione russa in Ucraina come Terzo Reich in Europa), non ha ancora esaurito i suoi deleteri strascichi diplomatici. Dopo averlo…
La sconfitta sul campo dell’Ucraina si sta trasformando al galoppo in un presagio di sconfitta dell’intera Europa occidentale in crisi totale d’identità.