Missili e armi, che brutta fine l’Europa illuminata
di Elena Basile Sembra impossibile che il cammino dell’ Occidente abbia portato alle macabre farse odierne. Le conquiste progressive verso […]
di Elena Basile Sembra impossibile che il cammino dell’ Occidente abbia portato alle macabre farse odierne. Le conquiste progressive verso […]
Dal 1999 al 2003 Orbán rappresentava una visione clerico-fascista. Oggi, il vero pericolo è il nuovo fascismo delle oligarchie finanziarie che dominano l’Occidente.
La guerra è usata dall’Occidente per preservare l’egemonia economica, mascherata da etica, ignorando compromessi diplomatici e accettando rischi nucleari.
Il comunicato del G7 è un esempio perfetto di come parlare a vanvera per 36 pagine, proponendo soluzioni contraddittorie e ipocrite. Nel frattempo, i Brics si divertono a costruire un nuovo ordine mondiale, ridendo delle nostre sanzioni e dei nostri piani di pace.
Critica feroce all’ipocrisia delle classi dirigenti occidentali per le loro politiche violente in Medio Oriente e Europa, e denuncia la debolezza dell’Italia.
Il procuratore della CPI chiede l’arresto di Netanyahu e leader di Hamas per crimini di guerra. Europa divisa; Biden difende Israele, Italia silente. Tensioni crescenti.
Putin in Cina segnala l’allontanamento russo dall’Occidente. La cooperazione con la Cina e i BRICS cresce, mentre l’Occidente preferisce il “friendshoring”.
Elena Basile critica l’articolo di Tocci su Xi, accusando l’Istituto di parteggiare per gli USA e denuncia l’UE per favorire interessi americani.
Elena Basile esplora come l’Occidente sia spesso colpevole di manipolare la percezione pubblica per giustificare conflitti
Elena Basile presenta una riflessione critica sulla persistente tensione geopolitica tra l’Europa e la Russia, sottolineando la necessità di un cambio di paradigma nella politica estera europea.
Elena Basile offre una riflessione profonda e critica sull’ascesa al potere di Putin e sul ruolo che l’Occidente ha giocato in questa dinamica.
Canfora esplora la storia globale post-1914, evidenziando il ruolo dell’Occidente e le sfide geopolitiche tra potenze, comunismo e democrazia.
Basile critica l’adesione dell’Italia a patti militari, il rischio nucleare con la Russia e l’assenza di dialogo, invocando la pace e il dialogo.