Macron, l’atomica e il teatro dell’assurdo
Macron esalta l’atomica, la Polonia vuole testate, ma la vera sicurezza sta nella diplomazia, non in una corsa agli armamenti che arricchisce solo l’industria bellica.
Macron esalta l’atomica, la Polonia vuole testate, ma la vera sicurezza sta nella diplomazia, non in una corsa agli armamenti che arricchisce solo l’industria bellica.
Condanne e retoriche solo verso la Russia, che comunque ha sempre dichiarato e scritto sulla propria dottrina che il nucleare verrà usato solo in caso di minaccia concreta alla sopravvivenza della Russia stessa.
Georgescu è stato escluso definitivamente dalle elezioni presidenziali del suo Paese. Sono scoppiate le proteste in tutta la Romania per questa vicenda vergognosa, che segna la bancarotta finale dell’Unione Europea.
È la balcanizzazione della società, un processo in cui una comunità viene spezzettata in fazioni contrapposte, esattamente come è accaduto nei Balcani, dove l’impero ottomano prima e le potenze occidentali poi hanno giocato per secoli sulla divisione etnica e religiosa per impedire la nascita di un’identità nazionale unitaria.
Il futuro della Sardegna è nelle mani dei Comitati di Affari tra politica e finanza. La corsa alla guida dell’Autorità Portuale di Cagliari ne è l’ultimo esempio.
La Corte. Per i giudici il Parlamento ha violato la Convezione di Merida anche perché non ha “compensato” l’eliminazione della norma penale con “altri meccanismi repressivi”
Rassegna stampa satirica di Marco Travaglio: una sferzata di sarcasmo sulle notizie della settimana
In Siria il bilancio del massacro delle minoranze (su tutte, quelle alauite, cristiane e druse) è salito a 2500 morti in due giorni.
Il rigetto della candidatura di Călin Georgescu alle elezioni presidenziali della Romania è una svolta golpista che anticipa il modello di gestione del potere su tutto il continente.
L’ambasciatore russo Paramonov attacca l’Italia per il sostegno a Kiev, denuncia russofobia e ipocrisia UE e ironizza sulla paura del dialogo con Mosca.
Prodi rilancia l’esercito UE per fermare la Russia. Lo stesso che impose l’eurotassa e cercò Moro con i piattini. Ancora gli danno voce?
Terroristi sostenuti da UE, USA e Israele massacrano alawiti e cristiani in Siria. UE tace, mentre si prepara a spartire il paese dopo aver usato Al Jolani.
L’UE e la Germania reagiscono ai massacri in Siria con imbarazzo e ipocrisia, ignorando chi attacca e chiedendo “soluzioni pacifiche”. Intanto, civili in fuga.
Netanyahu ha tagliato la fornitura di elettricità a Gaza, lasciando due milioni di persone senza energia.
Siamo un popolo di salami, che delega a ignoranti, incapace di ribellarsi e di organizzarsi.
Il terrorismo mediatico contro la legge sarda ha fallito: il Consiglio di Stato conferma la tutela del paesaggio, bloccando un maxi impianto agrivoltaico a Carbonia.
Il favorito alle presidenziali romene è stato escluso nuovamente dalla corsa elettorale.
La Russia non ha interesse a invadere l’Europa, mentre l’UE arma lo scontro con spese militari inutili e sanzioni dannose che aumentano il rischio di guerra.
Il confronto tra Michele Santoro e il professore Alessandro Orsini nel terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.
Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato l’inizio di un’età dell’oro per la sua nazione, ma c’è un dettaglio che non ha preso in considerazione
In seguito alle notizie di massacri di alawiti e cristiani in Siria, l’UE ha condannato ufficialmente i ribelli alawiti, definendoli “forze di Assad”.
Approvati provvedimenti su agricoltura, sanità, lavoro, infrastrutture e cultura: meno burocrazia, più risorse e sostegno concreto per la Sardegna.
L’economia di Mosca non è implosa, gli oligarchi non si sono ribellati, niente malattia fatale per Putin. L’Ucraina ha la più alta mortalità e la più bassa natalità al mondo. 7 milioni di emigrati.
Europa e Russia non hannomotivo di farsi la guerra, con Kallas e Vdl si rischia la crisi
La caduta di Assad, celebrata dall’Occidente, ha portato la Siria nel caos: l’ISIS ha insediato il terrore, cristiani e alawiti sono vittime sacrificali.
L’intellighenzia odierna tradisce la ricerca della verità, servendo la propaganda occidentale. L’Europa “democratica” tace su Palestina e inneggia al riarmo.
Dopo quattordici anni di guerra civile, centinaia di migliaia di morti, milioni di sfollati e un Paese devastato, qualcuno credeva davvero che con la rimozione di Bashar al-Assad si fosse risolto tutto?
Il genocidio in diretta svela l’ipocrisia occidentale: massacri in Siria, silenzi mediatici e sanzioni revocate ai tagliagole. Il 15 marzo, voce alla verità.
Ho perso mille volte, mai sconfitto. Il mio Osservatorio disturba il potere, che risponde con insulti anziché idee. L’arroganza scivola via nel nulla.
Il mega-risarcimento inesistente a un esercito di clandestini è un’arma di distrazione di massa: serve a coprire l’euro-riarmo da 800 miliardi per comprare armi.