Chi semina armi raccoglie macerie

Putin recita il copione scritto dall’Occidente, mentre l’Europa corre al riarmo e l’Ucraina scompare dalle mappe. Solo la pace può fermare la follia marziale.

La vittoria di Gaza

I soldati israeliani hanno ammesso di sparare a palestinesi in coda per un sacco di riso. Sono centinaia gli ammazzati a sangue freddo da quando hanno imposto delle specie di…

Ira

Seneca invita a educare i bambini con equilibrio, senza indulgenze né umiliazioni, evitando adulazione, premiando la virtù e correggendo con fermezza.

L’aggressore buono

di Marco Travaglio Da venerdì Israele bombarda l’Iran facendo 224 morti e 1300 feriti in tre giorni perché – secondo l’Aiea dell’Onu, che in Israele non può mettere piede mentre…

Chi minaccia chi

Pur di negare la responsabilità e la sconfitta della Nato nella guerra russo-ucraina, si continua a mentire. L’ultima balla è che la Russia non può vivere senza guerre, quindi dobbiamo riarmarci prima che Putin ci invada.

Il re disarmato

di Marco Travaglio Con quel che succede nel mondo, tutti gli occhi sono puntati sul comignolo della cappella Sistina per l’elezione del papa. Il capo della Chiesa cattolica, ma anche…

Che bel dibattito

Non ci sono più parole, ma solo parolacce, per descrivere Netanyahu e il suo piano criminale per rioccupare Gaza e rideportare i palestinesi superstiti non si sa bene dove.

Ritrovarsi a Tokyo

Guillaume Senez fa film come chi scava in un campo già arato cento volte ma ha ancora il coraggio di pensare che qualcosa lì sotto possa germogliare.

Antifa omeopatici

di Marco Travaglio Degli “antifascisti immaginari” ritratti da Padellaro non c’è bisogno di fare i nomi, anche perché sono troppi. Ma basta vedere chi s’è infuriato per la definizione, che…

Bergoglio e pregiudizio

Papa Francesco era il capo della Chiesa cattolica, dunque nessun capo di governo era tenuto a obbedirgli. Infatti tutti i leader del mondo dal 2013, quando fu eletto, a oggi si sono ben guardati dal seguire le sue parole.

Giuseppi & Georgia

Cinque anni dopo “Giuseppi Conte”, Trump ci è ricascato con “Georgia Meloni”. Ora, per coerenza, i giornaloni “indipendenti” e i giornaletti di destra dovranno perculare anche la premier, chiamandola a discolparsi per l’errore del presidente Usa e a scusarsi di stargli simpatica, come fanno da cinque anni con Conte.

Il senso di una piazza

La piazza gremita contro la guerra mostra che esiste un’alternativa al pensiero unico bellicista. Chi non ascolta questa voce rischia grosso, la storia lo insegna.

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