Trump sanzionerà il procuratore della CPI
Il procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI) Karim Khan sarà sanzionato dagli Stati Uniti
Il procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI) Karim Khan sarà sanzionato dagli Stati Uniti
Questo è appena avvenuto a Tulkarem, nella Cisgiordania occupata. Dove gli invasi sono i palestinesi e gli invasori gli israeliani. Ma in pochi hanno il coraggio di dirlo.
Il professor Jeffrey Sachs tiene un avvincente discorso nell’ottobre 2024 sulla necessità di cooperazione globale, respingendo le lotte di potere obsolete e sostenendo il disarmo nucleare.
La recente “rivelazione bomba” del New York Times presenta fatti che erano noti da tempo – facendo del suo meglio per ripulirli e renderli più accettabili.
La guerra in Siria favorisce Israele e Turchia, indebolisce Iran e Russia e alimenta il caos geopolitico con obiettivi espansionisti e manipolazioni occidentali.
L’Occidente fallisce nelle guerre, alimenta il caos e i jihadisti. Una lobby della guerra domina, ma solo una lobby per la pace può fermare l’autodistruzione.
Puma cede alla pressione del BDS e abbandona Israele, ma Erreà subentra come sponsor dell’IFA, rischiando un boicottaggio per complicità con un regime genocida.
Un anno dopo, i memoriali per gli attacchi del 7 ottobre utilizzano arte, realtà virtuale e turismo macabro per alimentare il sostegno alla violenza senza limiti. Ma c’è un altro modo di ricordare.
I media si ingegnano per non chiamare “invasione” l’attacco di Israele in Libano, preferendo definirlo una simpatica “incursione” o una “deterrenza”.
Israele mostra forza militare e arroganza morale nel conflitto libanese, vincendo sul campo ma perdendo legittimità internazionale con una brutalità senza limiti.
Travaglio critica Netanyahu per ripetere gli errori del passato con il Libano, ricordando le guerre fallite del 1982 e 2006 che rafforzarono il terrorismo anziché sconfiggerlo.
Con l’esplosione dei cercapersone in Libano sono stati colpiti non solo gli hezbollah, ma anche molti civili. Questo non è terrorismo?
Israele scatena violenza in Medio Oriente, spinto dall’impunità politica. Hezbollah resiste, e Nasrallah avverte che senza pace a Gaza, il conflitto non si fermerà.
Le esplosioni detonate a distanza sono state “spericolate” e indiscriminate, ha sostenuto l’ex collaboratore della NSA.
Washington afferma di non sapere nulla dell’attacco senza precedenti con pager-bomba, ma il suo sostegno incondizionato l’ha reso possibile
Israele colpisce il Libano con cercapersone esplosivi, causando vittime civili. L’attacco evidenzia l’uso della globalizzazione come arma di guerra.
Ancora una volta, in perfetto stile orwelliano le aggressioni belliche vengono giustificate retoricamente e propagandisticamente come se motivate da ragioni di sicurezza.
Israele colpisce il Libano con esplosivi Mossad, causando morti tra civili e bambini. L’Occidente resta in silenzio, complice di un atto di terrorismo di stato.
di Elena Basile Giacomo Gabellini, ricercatore e stimato autore di numerosi libri di geopolitica, ha intervistato l’ex colonnello dell’intelligence svizzera Jacques Baud sul suo canale Youtube ed è stato censurato….
Netanyahu, con l’uccisione del capo politico di Hamas, rivela la brutalità della sua politica coloniale verso i palestinesi, mentre la verità sul sionismo emerge globalmente.
L’obiettivo dei criminali israeliani è aprire un nuovo fronte in Libano, perpetuando il conflitto senza prove concrete. Con il supporto degli Stati Uniti, Netanyahu e Gallant dichiarano guerra a Hezbollah, mentre le provocazioni di Erdogan e le minacce di Katz aggravano la situazione.
A giudicare dalla reazione scomposta dei Super Sionisti del Foglio, il boicottaggio dei prodotti israeliani, fra gli strumenti utilizzabili per convincere Israele a rispettare il diritto internazionale, è dei più temuti. Perché funziona, come informa il movimento Bds.
Il Congresso USA sanziona la CPI per proteggere Netanyahu e Gallant, mentre Israele acquista caccia F-35 dagli USA, continuando i crimini contro l’umanità.
Quando pensiamo che il giornalismo italiano non possa scendere ancora più in basso arriva La Repubblica. Questo fanno per supportare la linea del giornale, linea oscenamente pro-Israele. Poi si lamentano del crollo delle vendite…
Rushdie critica Hamas e i progressisti occidentali; Žižek vede le politiche israeliane come causa della radicalizzazione palestinese e chiede il riconoscimento dello stato palestinese.
Israele ha bombardato le tende degli sfollati a Rafah, vicino ai magazzini dell’UNRWA. Si stimano centinaia di morti e mutilati. L’orrore, trasmesso in diretta, rischia di essere accettato passivamente.
Mara Carfagna difende Netanyahu, ignorando i massacri di palestinesi e criticando la Corte penale internazionale, mostrando idiozia e immoralità nel suo ragionamento.
Il sostegno allo stato ebraico è ai minimi storici. Hamas, invece, oggi è più popolare che mai in tutto il mondo arabo, a eccezione forse proprio di Gaza. Non c’è da rallegrarsi di questa situazione
Travaglio critica l’incapacità dei leader attuali di risolvere il conflitto israelo-palestinese, evidenziando la mancanza di statisti come Mandela e de Klerk.
Alessandro Orsini descrive la situazione in Palestina in termini di strategie intenzionali di Benjamin Netanyahu, il quale, secondo Orsini, non mira semplicemente a contrastare Hamas a Rafah, ma a compromettere l’intera nozione di uno Stato palestinese