La Meloni scappa ancora una volta dal confronto
Anche domani la Presidente del Consiglio Meloni non si presenterà a riferire ai cittadini sul caso Almasri, come richiesto a gran voce dalle opposizioni.
Anche domani la Presidente del Consiglio Meloni non si presenterà a riferire ai cittadini sul caso Almasri, come richiesto a gran voce dalle opposizioni.
Meloni denuncia la criminalità nell’immigrazione ma evita il Parlamento sul rimpatrio di Almasri. Crede davvero che gli italiani siano tutti ingenui tranne lei?
I complotti immaginari di Meloni servono a coprire il vero complotto: quello di un Governo che taglia ai cittadini per dare ai politici.
Altro che Meloni “una del popolo”, hanno gettato la maschera: arroganza, immunità e privilegi.
Quanto sono costate le “crociere” organizzate per le poche decine di migranti che hanno avuto la ventura di parteciparvi? Molto, moltissimo.
Alla madre, donna e cristiana, va rivolta una domanda: perché a sua figlia è permesso di perseguire la felicità, mentre a un disabile e alla sua famiglia no?
Ci si domanda come sia possibile che una presidente del Consiglio apprezzata a livello internazionale per tratto istituzionale e moderazione, una volta rientrata in patria tenda ad assumere i modi e il linguaggio del capopopolo.
Secondo Tajani “Nordio non poteva risolvere la questione. È arrivato un documento di 40 pagine in inglese da tradurre, non è così semplice”.
Chiedo da cittadino ITALIANO che paga i contributi fiscali regolarmente e il suo stipendio e quello dei suoi compari.
Meloni vede le indagini su di lei come un danno alla Nazione, ma libera criminali ricercati. Vespa, 56 anni di propaganda. Intanto, tagli sociali e più armi.
Meloni lamenta danni d’immagine per il caso Almasri, ma ignora le sue stesse azioni: bugie, illegalità internazionale e un governo macchiato da scandali.
Il governo italiano, invece di arrestare il torturatore Almasri su mandato della Corte Penale Internazionale, lo rimpatria con un volo di Stato.
L’indifferenza verso i crimini contro i musulmani e i messaggi discriminatori minano i valori di libertà e uguaglianza. Serve solidarietà e critica costruttiva.
Conte affrontò denunce senza clamore, rispettando i magistrati. Meloni invece grida al complotto per il caso Almasri, sfruttando ignoranza e polemiche.
Meloni e tre ministri indagati per il caso Almasri. La Premier, tra cospirazioni e attacchi social, ignora il chiarimento dei magistrati: atto dovuto, non complotto.
Pare che la Guardia di Finanza stia indagando sulla compravendita di villa Alberoni a Forte dei Marmi fatta da Laura De Cicco, moglie di ‘Gnazio, e Dimitri Kunz, compagno della Santanché.
Ieri sera a Otto e mezzo Pierluigi Bersani ha smontato una volta per tutte l’intero repertorio di vittimismo e complottismo di Giorgia Meloni sull’indagine a suo carico e sul caso Almasri.
Meloni e l’idiota utile: chi crede agli sbarchi fermati è allo stesso livello di chi scommetteva su Zelensky.
Meloni indagata per il caso Almasri piange complotti e accusa fantomatici nemici di sinistra. Intanto, un criminale vola a Tripoli a spese nostre.
Giorgia Meloni si presenta sempre come vittima, anche di fronte a errori gravi come il caso Almasri, ignorando responsabilità e gridando a complotti.
È una buona notizia che la premier si ponga per la prima volta il problema della coerenza fra ciò che diceva dall’opposizione e ciò che fa al governo
Arabia, le mille e una intesa: Meloni annuncia accordi commerciali per 10 miliardi di dollari
A novembre 2024 il debito pubblico supera i 3.000 miliardi, entrate in calo per imprese e autonomi, costi sui lavoratori aumentano. Ma va tutto bene, no?
Diplomazia dei soldi – L’accordo tra il gruppo pubblico e i sauditi chiuso a novembre, ma tenuto nascosto in attesa del viaggio della premier: a Riad a fine mese
Tajani giura che Netanyahu non ha commesso crimini di guerra e che le indagini del tribunali internazionali contro di lui sono ingiuste e ingiustificate
Esito – La premier si è piegata all’Iran, dopo aver avuto il via libera da Trump
Alla fine la grande operazione diplomatica dell’underdog non ricattabile Meloni per liberare Cecilia Sala, è stato uno scambio di prigionieri (con tanto di previo assenso degli USA).
Le balle di Meloni nuovamente allo scoperto: il rilascio di Abedini era la condizione principale di Teheran per liberare Cecilia Sala
L’ennesima dimostrazione che le sanzioni che dovevano affossare la Russia, stanno invece affossando l’industria europea e le famiglie italiane.