Alberto Piroddi

Gran Bretagna, la libertà sotto controllo

L’Online Safety Act britannico, nato per proteggere i minori, è sempre più percepito come un’ingerenza dello Stato che limita la libertà di espressione e alimenta timori di censura, sia nel Regno Unito che all’estero.

Israele e la Guerra dell’Immagine

Mentre prosegue il conflitto con i suoi vicini, lo Stato d’Israele combatte, con eguale e forse maggiore intensità, una seconda guerra: quella dell’immagine. Una guerra culturale, simbolica, persuasiva.

La Pfizer è servita

Von der Leyen rischia la sfiducia per il Pfizergate, ma i partiti la proteggono. L’Europa affonda tra scandali, opacità e accuse di “putinismo”.

Chi semina armi raccoglie macerie

Putin recita il copione scritto dall’Occidente, mentre l’Europa corre al riarmo e l’Ucraina scompare dalle mappe. Solo la pace può fermare la follia marziale.

Ritrovarsi a Tokyo

Guillaume Senez fa film come chi scava in un campo già arato cento volte ma ha ancora il coraggio di pensare che qualcosa lì sotto possa germogliare.

L’Unione dei risparmi forzati

La bozza di documento, pubblicata dal Sole 24 Ore, parla chiaro: si tratta di “liberare le potenzialità economiche” dei capitali privati, facilitando il loro spostamento dai conti correnti ai mercati finanziari.

Femminicidio, la legge inutile che ci impongono dall’alto

È la balcanizzazione della società, un processo in cui una comunità viene spezzettata in fazioni contrapposte, esattamente come è accaduto nei Balcani, dove l’impero ottomano prima e le potenze occidentali poi hanno giocato per secoli sulla divisione etnica e religiosa per impedire la nascita di un’identità nazionale unitaria.

Che cos’è oggi l’Europa?

Tutti si stracciano le vesti perché Trump sta avvicinando la pace in Ucraina più di quanto abbiano fatto i santoni dell’atlantismo progressista in tre anni di carneficina.

Quale idea “alta” di Europa?

La credibilità si misura nelle scelte, e finora l’unica scelta fatta è stata quella di restare sempre un passo indietro rispetto a chi comanda davvero. Perché chi comanda parla poco, decide molto e non ha bisogno di spiegare ogni giorno a se stesso che esiste.

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