“No Other Land”: un Oscar che non si può ignorare

Hollywood si è presa il lusso di dire la verità. Il che, di questi tempi, è già una notizia. No Other Land, il documentario che racconta la lotta dei palestinesi contro la demolizione delle loro case da parte dell’esercito israeliano, ha vinto l’Oscar.

Zelensky svende l’Ucraina per salvare sé stesso

Alla fine, è andata esattamente come prevedibile: Volodymyr Zelensky si è rimesso in riga, ha accettato la svendita delle risorse minerarie ucraine agli Stati Uniti e ha persino annunciato che potrebbe dimettersi. Ma solo a una condizione: l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

I traditori della patria

Basta uno sguardo mattutino sul Golfo di Trieste per avere un’immagine plastica della catastrofe rappresentata dalla politica europea.

Il partito della guerra

Lo spettacolo offerto alla stampa dall’incontro tra Zelensky e Trump sembra emblematico degli ultimi rantoli del mostro: il partito della guerra.

La sfilata della guerrafondaia Schein

Stanno parlando esattamente di questo: reclutare 300mila nuovi soldati, acquistare 1.400 carri armati, creare 50 nuove brigate, acquistare 2mila veicoli da combattimento per la fanteria e 700 pezzi di artiglieria….

La carica dei serrapiattisti

Trump ha scoperchiato il partito della guerra, smascherando i suoi meccanismi e scatenando il panico tra i globalisti. L’UE si arrocca su una bugia pericolosa.

L’Unione Europea conferma il proprio nichilismo

Anziché giubilare per l’ormai prossima, si spera, fine della guerra, l’Unione Europea vuole che la guerra continui e si schiera saldamente dalla parte di Zelensky contro Trump, che nei giorni scorsi lo ha umiliato e sbertucciato in mondovisione.

Una piazzista per l’Europa

Elly Schlein, la tua piazza per l’Europa somiglia più a un corteo funebre per un’Unione che avete ammazzato voi, impiccandola ai diktat di Washington e seppellendola sotto le macerie delle vostre guerre per procura

Nel retro del saloon

Della scazzottata da saloon alla Casa Bianca sappiamo solo quel che abbiamo visto in mondovisione, non ciò che l’ha scatenata.

Il macchinario (senza filtri) all’opera

Il colloquio alla Casa Bianca tra Zelensky e Trump rappresenta uno di quegli eventi, rari in politica e ancor più rari nelle relazioni internazionali, dove si vede in trasparenza il macchinario all’opera dietro alle recite per il pubblico.

Zelensky il peso morto

Zelensky contesta Trump sulla strategia per la guerra, ignorando il fallimento militare e il rischio di escalation. L’Ucraina paga il prezzo della sua ostinazione.

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