Francesco Mura: dall’ultimo posto al concorso all’aspettativa dorata
Francesco Mura, deputato FdI e coordinatore regionale, entra nella Sanità sarda da ultimo in graduatoria, poi ottiene l’aspettativa con anzianità garantita.
Francesco Mura, deputato FdI e coordinatore regionale, entra nella Sanità sarda da ultimo in graduatoria, poi ottiene l’aspettativa con anzianità garantita.
Le destre avanzano ovunque, ma la sinistra rifiuta l’autocritica e continua con le stesse politiche neoliberiste. La gente vuole sicurezza, non centristi in salotto.
Netanyahu padrone di casa a Washington, con ministri USA ridotti a scolaretti ossequiosi. Trump sogna Gaza Riviera, ma il caos regna e il genocida comanda.
Dopo 10 mesi, Comandini, nonostante sia Presidente del Consiglio Regionale, è ancora segretario dei democratici. Il gesto più semplice sarebbe stato quello delle dimissioni dalla segreteria.
Affogano nei doppi standard, sabotano la pace, finanziano genocidi e tagliano welfare per le armi, ma creano tribunali ad hoc per chi decidono loro. Grottesco.
Il tycoon ricomincia da dove può cogliere subito frutti: il mito americano. La sua narrazione esalta la volontà, dunque la certezza di tornar grande
Oltreché come governanti, questi destri sono pessimi anche come bugiardi. Perché una bugia venga creduta, almeno dai più boccaloni, bisogna che tutti raccontino solo quella. Se ne inventano altre incompatibili, non funziona.
Minniti, padre del memorandum Italia-Libia, finge di analizzare mentre giustifica i lager libici. La vera emergenza di sicurezza nazionale è lui.
È quel criminale di Netanyahu il primo premier ospite di Trump alla Casa Bianca. E non poteva essere altrimenti con tutti i soldi che si è intascato dai lobbisti sionisti per rivincere le elezioni.
Quello appena andato in scena alla Camera è uno degli spettacoli più indecenti, vergognosi e dilettanteschi di cui un governo abbia mai dato prova in un’aula parlamentare nella storia repubblicana.
L’Aga Khan credette nella Sardegna più dello Stato italiano e della classe dirigente sarda. Ma prima di lui lo fece Simon Mossa, l’indipendentista ignorato.
Il fuggitivo dell’Aia Benjamin Netanyahu sedeva accanto a Donald Trump mentre il presidente degli Stati Uniti martedì dichiarava inequivocabilmente alla stampa che il piano per Gaza è di rimuovere definitivamente tutti i palestinesi dall’enclave.
Karim Aga Khan, ideatore della Costa Smeralda, trasformò terreni inutilizzati in un gioiello turistico di lusso, portando benessere e valorizzando l’ambiente.
Personaggi mediatici come Ilaria Salis o Carola Rackete non rappresentano l’alternativa al sistema dominante, ma ne sono espressione a pieno titolo.
La destra di Meloni incarna menzogna e disprezzo per le regole, riflettendo un Paese senza visione collettiva. Dopo il populismo, resta il vuoto.
M5S spinge per salario minimo, riduzione orario di lavoro e pensioni dignitose. Destra e Pd, invece, regalano privilegi e proteggono i potenti.
Mentre destra e Pd si alternano in giustizia di classe e condoni su misura, il futuro dem si forma con “maestri” come Tajani e Letta. Peggio del presente.
Con toni trionfali, Meloni si è vantata di aver rafforzato i controlli sul sistema di gestione dei migranti e di aver addirittura presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle anomalie del sistema.
Anche domani la Presidente del Consiglio Meloni non si presenterà a riferire ai cittadini sul caso Almasri, come richiesto a gran voce dalle opposizioni.
Antonino Tajani e compari propongono il ritorno dell’immunità parlamentare mentre il governo ignora i reali problemi del Paese. Privilegi sopra ogni cosa.
Maurizio Gasparri, da 30 anni in Parlamento, si vanta di “non essere grillino perché troppo istruito”, ma confonde fatti storici basilari. Bocciato in aeternum.
Prepotenza, arroganza, sopraffazione contro qualche capo espiatorio. Egoismo che si fa politica che si fa sistema. Un capo supremo, dei gerarchi leccapiedi attorno e delle masse imbesuite di propaganda sotto ai balconi oggi social.
Una bolletta da 153 euro diventa motivo per far decadere la governatrice Todde, mentre anni di scandali e corruzione nel centrodestra non hanno scalfito nessuno.
Von der Leyen: “Abbiamo bisogno di investimenti pubblici per rafforzare la nostra base industriale nel settore della difesa e sono disposta ad esplorare la piena flessibilità prevista dal patto di stabilità”.
Zelensky continua a perdere territori e roccaforti in Donbass. Sotto il profilo militare, la guerra è sempre la stessa: un disastro senza fine per Zelensky.
È sbalorditivo ascoltare gli esponenti delle due destre (centrodestra e centrosinistra) che scoprono solo ora l’imperialismo USA grazie a Trump, ignorando ciò che era chiaro da decenni a chi osserva con attenzione la geopolitica.
Siamo alla totale saturazione del dibattito pubblico, con conseguente polarizzazione dell’opinione pubblica in ProTrump e NoTrump.
I complotti immaginari di Meloni servono a coprire il vero complotto: quello di un Governo che taglia ai cittadini per dare ai politici.
La “guerra dei 30 anni fra magistratura e politica” non è mai esistita. Esiste la parte criminale della politica che abusa del suo potere per violare le leggi e aggredisce la parte legalitaria della magistratura che esercita il potere di farle rispettare.
Trump minaccia dazi e l’UE, senza più difese, subisce. Senza cooperazione con la Russia, siamo in balia di Washington e ora fingono di scoprirlo.