L’epocale bivio europeo
Gli USA scaricano Zelensky e trattano con Putin mentre l’Europa resta impantanata. Tra crisi, guerra e nazionalismi, il suo futuro è a un bivio storico.
Gli USA scaricano Zelensky e trattano con Putin mentre l’Europa resta impantanata. Tra crisi, guerra e nazionalismi, il suo futuro è a un bivio storico.
Trump smaschera la guerra in Ucraina e il ruolo dell’Occidente mentre l’Europa in crisi cerca fondi per il riarmo senza una strategia chiara.
L’UE e gli USA hanno escluso la Russia dai negoziati del 2024, ora si indignano se vengono esclusi. Intanto chiedono più guerra e sanzioni, ignorati da Mosca.
La cattiva politica prospera perché c’è la comunicazione edulcorata che aiuta.
Disonesti cronici – L’ultimo report di Transparency ci retrocede di altre 10 posizioni (52° posto). La mazzetta è figlia della clientela: dietro ogni politico corrotto c’è sempre una pratica di questo tipo
In questi tre anni, l’Ue aveva due opzioni: vincere la guerra o preparare la pace. Invece la guerra l’ha persa e la pace non l’ha preparata. E ora dà la colpa a Trump.
Mattarella e Meloni ricevono il criminale di guerra di Isaac Herzog, presidente dello Stato terrorista di Israele con tanto di onori e tappeti rossi. Come può un Paese come l’Italia che si reputa democratico osannare un miserabile che firma bombe finite sulla testa dei bimbi Palestinesi?
Che Meloni, donna, madre, cristiana, si circondi di persone del genere è un fatto ormai acclarato.
L’unico giornale a lanciare la notizia di corruzione, venne punito dalla Silicon Valley. Twitter chiuse l’account del Post per 16 giorni e impedì di condividere qualsiasi informazione sul figlio di Joe Biden.
Giovanni Satta, ex consigliere sardista e oggi in Alleanza Sardegna, rischia 8 anni e mezzo per traffico di droga. Intanto attacca Todde sulla decadenza.
Musk non si limita a smantellare il governo federale, ma mira a imporre la sua visione tecnologica del futuro al suo interno—un tecno-fascismo gestito dai chatbot.
L’inutile sbracciarsi e sgolarsi di Parigi e Kiev per essere notate, mi ha fatto tornare in mente la storiella che Terence Hill racconta ad Henry Fonda ne Il mio nome è nessuno.
Sanità in Sardegna: il pubblico svuotato per favorire il privato, con politici di ogni schieramento coinvolti in un affare speculativo mascherato da legalità.
Poi il Mattarella corregge il tiro. Ora auspica che la Russia torni a conformarsi alla carta Onu, bontà sua.
L’Olanda cancella l’italiano a Leida: scelta banausica che recide le radici culturali europee, riducendo la civiltà a mero utilitarismo tecnocapitalistico.
Mattarella s’è reso conto di averla fatta grossa, paragonando al Terzo Reich la Russia che combatté e sconfisse il Terzo Reich mentre l’Italia stava con il Terzo Reich, e ieri ha corretto il tiro, con una giaculatoria più consona al suo stile felpato.
Siccome Pina Picierno non può sconfiggere Putin, allora cannoneggia due giornalisti con una furia che manco la Nato in Libia.
Sin dagli albori della sua carriera Mario Draghi ha sempre avuto un ruolo da protagonista nelle decisioni cruciali che hanno impoverito quando non addirittura affamato i popoli europei.
I media stanno gonfiando la polemica Mattarella-Zakharova per nascondere il fatto che Giorgia Meloni è stata umiliata da Putin in Ucraina
Non era semplice già riuscire a farsi escludere dal negoziato che conta, ovvero quello tra Russia e Usa che stanno discutendo della sicurezza Europea senza nessuna delegazione dell’Unione Europea. Ma…
Sapete chi è il favorito assoluto per la nuova Presidenza dell’Aci? La Russa, non Ignazio ma Geronimo, ovvero il figlio del Presidente del Senato.
Conte ha incontrato lavoratori e lavoratrici, molti dei quali in cassa integrazione e senza prospettive, che chiedono solo di poter lavorare e invece sono costretti a recarsi in fabbrica un paio di volte al mese, se va bene.
Il vertice di Parigi tra i paesi europei per discutere della guerra in Ucraina non fa che segnalare una volta di più la morte ormai evidente dell’Unione Europea, del tutto simile a uno zombie che ancora cammina ma che già da tempo ha abbandonato la vita.
L’Europa politica non può morire perché non è mai nata. Potrebbe giusto sfaldarsi quella economica e burocratica. Siamo ad un bivio storico.
Con queste parole, inequivocabili, la Corte penale internazionale ha ufficialmente avviato l’inchiesta nei confronti del governo Meloni per la gravissima condotta del caso Almasri e la liberazione, con tanto di volo di Stato, di un criminale internazionale.
Se la Sardegna avesse il controllo diretto delle proprie risorse fiscali, non ci sarebbe bisogno di trattative continue per ottenere ciò che le spetta di diritto.
L’Unione europea sta subendo la più grande umiliazione della sua storia perché la sua classe governante ha sovrastimato la propria forza e sottostimato quella della Russia.
Intesa a due soli – Per gli Usa la Russia non è un nemico: perciò va fatta subito la pace in Ucraina, nonostante le prefiche europee. Ed è bastato questo per scardinare tutto l’impianto bellico dell’Alleanza atlantica
Il formato Ue scade insieme a quello Nato. Ma da dove si riparte? Se si vuole tracciare un percorso comune fra i “principali Paesi europei” (definizione di Macron) occorre prendere atto di tre spiacevoli realtà
Il summit chez Macron con gli altri sette nani più tre è stato un successo storico per l’Europa e ha oscurato preventivamente i negoziati di Trump e Putin a Riad per la pace in Ucraina.